Venerdì 19 gennaio Stasera mentre mi trovavo in studio, mi ha chiamato don Tito e mi ha detto che la sorella di Scarascia è stata dimessa dall’ospedale e sta in condizione gravissime e vorrebbe vedere il fratello Tonio prima di morire. I parenti difatti avevano telefonato al Vescovo che una macchina sarebbe venuta a prelevare…
Categoria: 1958-1976 | Al centro delle Attività Diocesane
55 * SCRITTI di don Tonino | dal 1958 al 1976 | * 23 – 41 anni |
Diario del 1962 | Dopo pranzo siamo stati al campo.
Giovedì 18 gennaio Dopo pranzo siamo stati al campo. Non facevo una partita dai primi di dicembre e ne avevo una gran voglia. Arbitrava don Tito, il quale ha fatto anche le due squadre e mi ha voluto far perdere (è la prima volta che perdo) proprio. La serata poi l’ho trascorsa in studio correggendo…
Diario del 1962 | Mi è stata consegnata la busta-paga capitolare. Non volevo accettarla
Mercoledì 17 gennaio Mi è stata consegnata la busta-paga capitolare. Non volevo accettarla, ma non volevo che si interpretasse il rifiuto come scontentezza dell’esiguità del contenuto: 545 lire! L’ho presa dietro ripetute insistenze. A passeggio ho portato la macchina fotografica e mi sono divertito un pochino a ritrarre paesaggi. È venuto Don Domenico; mi ha…
Diario del 1962 | Don Ruggero mi ha consegnato un foglio da firmare
Martedì 16 gennaio Don Ruggero mi ha consegnato un foglio da firmare: devo pagare 80.850 lire di arretrati e trentaduemila lire altre per il corrente anno per l’assicurazione alla Previdenza Sociale. Non so proprio come fare. Però a lume di naso, mi accorgo che è una faccenda esosa e impossibile questo sistema di gravami assicurativi….
Diario del 1962 | È venuto a parlarci delle Missioni in India P. Pino delle Missioni Estere, un sacerdote di Casarano.
Lunedì 15 gennaio E’ venuto a parlarci delle Missioni in India P. Pino delle Missioni Estere, un sacerdote di Casarano. Dev’essere un geniaccio oltre che buono. Oggi ho dato ai ragazzi la notizia dell’uscita dal Seminario di Mita. L’ho abilmente presentata tra il tono faceto, serio e addolorato. A mezzogiorno, a tavola si è parlato…
Diario del 1962 | Non ho celebrato alle Grazie, ma ho binato in Seminario con una bella messa cantata.
Domenica 14 gennaio Non ho celebrato alle Grazie, ma ho binato in Seminario con una bella messa cantata. Stasera poi con un gruppo di Uomini di A.C. sono stato all’Asilo dove, nel teatrino, l’avv. Piccinni ha parlato sulla famiglia cristiana. Le famiglie cristiane di Ugento erano rappresentate alle dormienti carcasse di una ventina di vecchie…
Diario del 1962 | Stamattina non c’è stato male: le cose sono andate benino e di ragazzi ce n’erano.
Sabato 13 gennaio Stamattina non c’è stato male: le cose sono andate benino e di ragazzi ce n’erano. Due paroline sulla giornata della S. Infanzia, una preghiera e un po’ di canto. Ma stasera non mi è proprio riuscito, nonostante gli espedienti vari escogitati per farli tacere. Non ho potuto dire nemmeno un pensiero, tale…
Diario del 1962 | Non ho avuto un attimo di pace
Venerdì 12 gennaio Non ho avuto un attimo di pace: quattro ore di scuola in Seminario, canto per due volte alle Scuole elementari, correzione di compiti, compilazione moduli per gli uomini di Azione Cattolica, scocciature dei ragazzi… E quel che mi secca di più è che io devo fare cose che non spettano a me….
Diario del 1962 | Stamattina mi sono recato ad Alessano: Marcello partirà dopodomani
Giovedì 11 gennaio Stamattina mi sono recato ad Alessano: Marcello partirà dopodomani e si era perciò pensato ad un pranzetto di addio. Invece appena sceso dalla macchina mio fratello mi ha annunziato la morte di Ciccillo i cui funerali erano proprio in quel momento terminati. Sono rimasto addoloratissimo. Naturalmente anche la visita a casa si…
Diario del 1962 | Nell’unica ora libera della settimana sono stato a suonare al piano.
Mercoledì 10 gennaio Nell’unica ora libera della settimana sono stato a suonare al piano. Ho provato una bella Messa di Vittadini che impareremo senz’altro. Dopo pranzo sono andato all’ambulatorio del dottor radiologo, dove un mio ragazzo doveva ingessarsi il braccio per una frattura che si era prodotta due giorni fa nelle esercitazioni di salto in…
Diario del 1962 | Ho ricevuto il libro delle poesie di Garcia Lorca nella traduzione di Oreste Macri
Martedì 9 gennaio Ho ricevuto il libro delle poesie di Garcìa Lorca nella traduzione di Oreste Macrì. L’avevo chiesto alla farmacista di Alessano, sorella del traduttore, che mi ha prontamente accontentato. Sto pensando da tempo alla commedia che devo scegliere per carnevale. Sono ancora indeciso. Mentre scrivo, Don Tito, Don Ciccio e Don Leopoldo viaggiano…
Diario del 1962 | Ho deciso di studiarmi proprio per bene il volume del Rigetti riguardante il breviario.
Lunedì 8 gennaio Ho deciso di studiarmi proprio per bene il volume del Rigetti riguardante il breviario. Quando avrò bene approfondito le interessanti ed utili notizie liturgiche, alla prima occasione che mi capiterà, le esporrò ai sacerdoti. Oggi abbiamo finito di disfare, il presepio. Anche se è molto più facile abbattere che edificare è però…
Diario del 1962 | Questa lussuosa agenda comincia ad aver vita per me dalle 10 e 20 di oggi.
Domenica 7 gennaio Questa lussuosa agenda comincia ad aver vita per me dalle 10 e 20 di oggi. Avevo terminato le prime due ore di scuola e giù in parlatorio ho trovato la mamma, zia Flora e Marcello. Ho promesso di recarmi ad Alessano giovedì mattina: faremo un pranzetto tutti insieme prima che Marcello se…
Diario del 1960 | «Esto, Domine, bracchium meum in mane, et salus mea in tempore tribulationis».
Sabato 17 dicembre «Esto, Domine, bracchium meum in mane, et salus mea in tempore tribulationis». Gesù mio, vita mia. Stamattina ho cominciato a rileggere L’anima di ogni apostolato di Chautard. Ricordo che mi fece tanto bene, quand’ero studente di teologia; me ne farà ancora oggi. Stasera quando ho preso tra le mie mani Gesù Eucaristia…
Diario del 1960 | Ad Alessano, per la predica di S. Lucia.
Martedì 13 dicembre Ad Alessano, per la predica di S. Lucia. Ho provato l’organo nuovo: è meraviglioso. Ho trascorso quest’oggi una delle giornate più brutte della mia vita: mi sento depresso, avvilito, stanco. Signore Gesù, dammi forza. Non mi lasciare solo, amico mio. Stammi vicino, sempre, nel cuore, nell’angolo più riposto e solitario dell’anima. Fammi…
Diario del 1960 | «Ton amitié surtout, mon Dieu, oui, oui».
Domenica 11 dicembre «Ton amitié surtout, mon Dieu, oui, oui». Mi risuonano continuamente nell’orecchio queste parole del P. Duval, stasera. Sono sceso a refettorio per sentire i dischi meravigliosi di questo giullare: mi sono commosso: «Ton amitié, mon Dieu, oui, oui». Oggi ho dettato 2 meditazioni alla gioventù femminile e poi, a pomeriggio, ho tenuto…
Diario del 1960 | Stasera ho fatto la più magra figura della mia vita all’organo nella chiesa di S. Antonio.
Lunedì 5 dicembre Stasera ho fatto la più magra figura della mia vita all’organo nella Chiesa di S. Antonio. Mi ero recato a tenere la prima delle tre conferenze sull’A.C.; poi, invitato dal parroco, sono andato a suonare. Una nota del Tota pulchra non sono riuscito a combinarla. Alla fine ci mancava il professore del…
Diario del 1960 | Le ombre della sera sono calate sul mare
Lunedì 22 agosto Le ombre della sera sono calate sul mare che ha preso improvvisamente un malinconico colore cinereo, contrastante con l’orlatura dorata delle sommità collinose, dietro le quali il sole si è spento. Fischiano petulanti le zanzare; le canne frusciano alla fresca tramontana. Lontano, sul mare, un grosso bastimento ha acceso i fanali. Lì…
Diario del 1960 | Vorrei trovarmi in cima a quel castello che si intravede nella bruma trapassata dal sole
Venerdì 19 agosto Vorrei trovarmi in cima a quel castello che si intravede nella bruma trapassata dal sole, lì, in fondo, sul ridosso del promontorio di Castro. Il cielo in questo momento si va liberando degli ultimi banchi di nuvole; tutt’oggi è come se avessi avuto il raffreddore. Anche il mare, che è stato insolitamente…
Diario del 1960 | Stasera, mentre il vento umido ci affligge con le sue raffiche pregne di salsedine
Giovedì 18 agosto Stasera, mentre il vento umido ci affligge con le sue raffiche pregne di salsedine, ascoltiamo una canzone incisa sul magnetofono, Carissimo Pinocchio, che mi sembra tanto espressiva e tanto vicina alla mia sensibilità nostalgica. Le stelle si sforzano di non farsi imbrigliare dalla rete delle nuvole basse. Poche lampare stasera si sono…