Subito dopo la funzione della Candelora, ho preso la bicicletta e, nonostante il nevischio, sono sceso all’Oratorio per chiamare Uccio col quale sono subito partito a Lecce. Ho sbrigato parecchie cosette: ho comprato il regalo per Don Tito, giochi per i ragazzi, libri vari di scuola, sono stato all’Einaudi per definire la questione di Scarascia. Alle tre pomeridiane ero di ritorno. Don Leopoldo sta ancora febbricitante: stasera tardi, alle 9 e 30, ho dovuto chiamare il farmacista da casa perché mi fornisse le medicine prescritte dal medico. L’Avv. Piccinni stasera è stato in Seminario per la segreteria degli Uomini di Az. Cattolica. È giunto il libretto della Commedia: mi piace poco.
Antologia degli Scritti, Parte 0 – La terra dei miei sogni, pg. 81
* Diario del 1962
Trascrizione online | A cura della Redazione dontoninobello.info
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