Sono un impasto di mansuetudine e di ira, di superbia e di modestia, di bontà e di durezza. Sono un intruglio di fervore e di frigidezza, di dissipazione e di raccoglimento, di slanci impetuosi e di apatica immobilità. Sono un polpettone di carne e di spirito, di passioni indomite e di mistiche elevazioni, di ardimenti coraggiosi e di depressioni senza conforto. Dio mio, purificami da queste scorie in cui naviga l’anima mia; fammi più coerente; più costante. Annulla queste misture nauseanti di cui sono composto, perché io ti piaccia in tutto, o mio Dio.
Antologia degli Scritti, Parte 0 – La terra dei miei sogni, pg. 86
* Diario del 1962
Trascrizione online | A cura della Redazione dontoninobello.info
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