La grande sensibilità Mariana di Mons. Ruotolo
è il vero segreto che spiega
il multiforme e intelligente dinamismo
espresso in trent’anni di episcopale ministero.
1 Il 27 marzo la nostra diocesi ha portato a compimento il desiderio espresso da Mons. Giuseppe Ruotolo nel suo testamento spirituale: quello che le sue spoglie mortali riposassero per sempre nel Santuario di Leuca, all’ombra della Vergine Maria, materna ispiratrice del suo trentennale episcopato.
È stata una manifestazione di affetto e di riconoscenza di tutta la Chiesa diocesana, che ha voluto offrire al suo indimenticabile Pastore il tributo di una accoglienza plebiscitaria e commossa.
Venerdì, 26 marzo, da Andria, dove era stata provvisoriamente tumulata, la salma è giunta ad Ugento, passando da Supersano, Ruffano e Taurisano, dove era in attesa una folla commossa, assiepata sui margini delle strade. Ad accoglierla, all’ingresso di Ugento, c’erano l’Arcivescovo Mons. Riezzo, il Capitolo Cattedrale, le autorità civili e militari, il Seminario, le Confraternite e le altre associazioni religiose, oltre a un gran numero di cittadini che hanno accompagnato in raccoglimento la venerata salma per le strade del paese.
Sulla piazza della Cattedrale il Sindaco, geom. Francesco Corvaglia, ha rivolto un vibrato e commovente saluto a Mons. Ruotolo, di cui ha ricordato le grandi benemerenze.
Ha celebrato la Messa l’Arcidiacono Mons. Vincenzo Schiavano, il quale, all’omelia, ha fatto una rievocazione forbita della figura e dell’opera di questo Vescovo buono che per tanto tempo ha retto le sorti della nostra diocesi.
Nella mattinata di sabato c’è stato un autentico pellegrinaggio in Cattedrale. Tutta Ugento ha sostato in preghiera davanti alla salma di Mons. Ruotolo. Operai, vecchiette, bambini delle scuole, madri di famiglia, professionisti, sono passati a dare un saluto al loro Vescovo. Moltissimi si sono accostati alla Comunione, durante le Messe ininterrottamente celebrate fino alle ore 13.
Alle 14 e 30 si è mosso il corteo per Leuca. Un seguito interminabile di macchine ha scortato la salma fin sul piazzale del Santuario, dove l’avv. Alfredo Marasco, con un breve ma incisivo discorso, ha sottolineato la gioia di tutto il popolo dl ospitare per sempre le spoglie mortali di un Vescovo che tanto si è prodigato per il benessere della nostra gente.
È seguita, nel Santuario, la solenne concelebrazione presieduta da S.E. Mons. Riezzo, il quale, all’omelia, con felicissimi spunti, ha messo in risalto come la grande sensibilità Mariana di Mons. Ruotolo sia il vero segreto che ne spiega il multiforme e intelligente dinamismo espresso in trent’anni di episcopale ministero.
Erano presenti Mons. Quaremba, Vescovo di Gallipoli, Mons. D’Erchia, Vescovo di Monopoli e Conversano, il Prefetto e il Questore di Lecce, numerosi parlamentari e autorità militari della Provincia, molti sacerdoti anche delle diocesi limitrofe ma soprattutto, una folla straripante.
Era giunto da Roma, e ha preso parte alla concelebrazione, anche l’Abate delle Tre Fontane, il monastero trappista dove Mons. Ruotolo ha trascorso in preghiera gli ultimi due anni della sua vita mortale.
Dopo la Messa, è stato scoperto un espressivo busto marmoreo, opera del prof. Fernando Campanile. A sera, nella tomba adattata nell’ala sinistra del Santuario ad opera dell’ing. Salvatore De Donatis, la salma è stata tumulata alla presenza dei familiari e di un gruppo di fedeli.
Antologia degli Scritti, Parte 0 – La terra dei miei sogni, pg. 229-231
Trascrizione online | A cura della Redazione dontoninobello.info
DTB Channel | Related | Documenti
— don Tonino Bello, È rimasto tra la sua gente
Sistema Informativo & Antologia degli Scritti